lunedì 9 aprile 2018

CARLO PESCE

Enrico Francescon propone una serie di piccoli lavori, molti intimi, quasi un diario 
di un viaggio spirituale nell’essenzialità della forma e del colore. Le opere in questione 
sono acquerelli che nascono da una riflessione sul lavoro di Klee, maestro assoluto di quasi tutti gli artisti 
che si dedicano alla produzione di un tipo di opera basata sulla pura geometrizzazione astratta.
Francescon, dunque seguendo e rielaborando la lezione di Klee, applica chiazze di colore liberamente, 
senza un principio condizionante, avendo come unico interlocutore l’inafferrabilità della fantasia. 
Ciò che ottiene è una forma che può – e deve – avere una sua interpretazione 
attraverso giochi di luci e ombre che offrono una valenza tridimensionale fatta di rilievi 
e di compenetrazioni che danno alla superficie una dimensione delicatamente palpitante.
Interessanti pure le macchie isolate su un apparente nulla monocromo bianco. Esse si allungano 
in una direzione, contendono alla superficie del supporto la loro esistenza, dichiarando 
una propria forza e una propria misura che conferisce alla materia pittorica una capacità 
di penetrazione altissima e controllata.

Carte e Legni di Enrico Francescon.
Vineria Tirabosson, via Alerami 9. Fino al 16 aprile. 
Orari: martedì/sabato 10/12 16/19.30. info@tirabosson.it

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